Secondo l'agenzia di stampa ABNA, Hosseinali Amiri, durante una riunione del Consiglio di Informazione della provincia del Fars, ha fatto riferimento all'aggressione imposta al nostro paese dal regime sionista, con il sostegno dell'imperialismo globale e dell'America, e ha affermato: "La resistenza della nazione iraniana di fronte alle pressioni psicologiche e alle minacce militari del nemico è una manifestazione incomparabile di 'onore collettivo'".
Ha continuato: "Le scene create in diverse città del paese non sono solo un simbolo di calma nazionale, ma anche un simbolo di un tipo di autorità culturale e intellettuale che la paziente nazione iraniana mostra di fronte al pericolo".
Il governatore del Fars, riferendosi alla presenza di vari strati della società, inclusi comandanti, scienziati, famiglie e persino giovani e adolescenti, in diversi fronti, ha considerato questa presenza una vera manifestazione di difesa nazionale.
Amiri ha dichiarato: "Il fatto che vari strati, consapevoli dei pericoli esistenti, non solo non siano stati terrorizzati, ma con una dignità esemplare, abbiano mantenuto la loro responsabilità, dimostra la fede e la responsabilità del nostro popolo che guarda la morte a occhi aperti, e questo non deriva da ignoranza, ma è un segno di fede e consapevolezza della loro importante missione nel preservare l'indipendenza della patria islamica".
Il più alto rappresentante del governo nella provincia del Fars, mentre rendeva nuovamente omaggio alle forze armate della Repubblica Islamica, ha sottolineato che non solo combattenti e comandanti sui campi di battaglia, ma anche ingegneri, medici, specialisti della tecnologia e persino lavoratori delle industrie farmaceutiche, sono tutti considerati custodi della sovranità nazionale.
Ha considerato il legame pubblico e il posizionamento di tutte le fasce della nazione nelle file della difesa nazionale come il risultato più prezioso dei giorni recenti.
Il capo del Consiglio di Informazione della provincia del Fars ha sottolineato il ruolo dei media nelle condizioni attuali e ha considerato il Consiglio di Informazione della provincia un braccio strategico nella guida dell'opinione pubblica.
Amiri ha ritenuto il ruolo dei media nella gestione dell'opinione pubblica degno di attenzione e ha affermato: "Quando il nemico attacca il nostro paese con vari tipi di armi militari e propagandistiche e guerre psicologiche, sono le parole e le narrazioni dei media che si radicano nelle menti e possono illuminare l'opinione pubblica e portare calma psicologica alla società".
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